top of page
La raccolta

L’utilizzo della Paviera richiede una lunga fase di preparazione delle foglie: tutto inizia con la raccolta  verso metà  luglio – inizio agosto  a seconda della  stagione più o meno calda che rallenta o accelera la maturazione della pianta e dalla presenza o meno di acqua nella zona di raccolta.

 

Non tutte  le piante della  paviera sono  utilizzabili per la lavorazione, infatti quella che producono le infiorescenze, i "salam", sono inutilizzabile poiché al loro interno è presente un bastone legnoso e le foglie sono in numero molto ridotto e di scarsa consistenza.

 

 Occorre  quindi innanzitutto verificare che il numero di piante con infiorescenze sia ridotto o comunque concentrato in poche zone che vengono quindi escluse dal raccolto, poi controllare la giusta maturazione delle piante e la consistenza del prodotto.Non ci sono veri e propri parametri da considerare , ma solo una lunga esperienza può dare al tatto la sensazione della giusta maturazione della pianta

 

Fatto questo inizia la raccolta vera e propria che consiste nel recidere a livello del terreno tutte le pianti madri con un attrezzo apposito, "al taiet", escludendo i polloni per non indebolire eccessivamente la pianta e salvaguardare la produzione dell’anno successivo.

 

La paviera tagliata viene così stesa e lasciata asciugare al sole  per una decina di giorni evitando se possibile  la pioggia che darebbe inizio a marcescenze e sviluppo di muffe , dopo di chè viene legata in mazzi  di una certa grossezza per essere trasportata.

 

Per tradizione vengono formati mazzi di un metro di circonferenza alla base e negli anni passati quando veniva commercializzata era sottoposto ad attenta verifica .

IMG_20180812_184159.jpg
bottom of page